Fontana di Borgo Cavour. Questa fontana è legata alla storia di Cangrande della Scala, capitano di guerra che nel 1329 entrò trionfante in città ma vi morì dopo soli tre giorni a causa, secondo la leggenda, dell’acqua avvelenata bevuta presso tale fonte. La presenza di una fontana è qui attestata sin dal Medioevo: il manufatto
attuale è costituito da un massiccio pilastro di ghisa decorato con testa di drago, animale mitologico spesso presente nelle fontane a simboleggiare la forza primigenia dell'acqua che scaturisce dal sottosuolo. Da notare anche il tombino, posto a un livello più basso rispetto al marciapiede, secondo un modello tipico di quest’area.