Visita guidata alle Fontane di Treviso

Itinerario a richiesta

 

 

 

 

Per informazioni e prenotazioni:

cell. 333 4919296 

 

 

Un percorso di visita inedito e fortemente suggestivo per riscoprire le belle fontane dalle “buone acque” di Treviso. È quanto propone il Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua Onlus in collaborazione con Alto Trevigiano Servizi, nell’ambito delle attività didattiche svolte con il Liceo scientifico “Da Vinci” (che ha curato le analisi chimiche) e con l’Istituto comprensivo “Serena”, a conferma del fatto che Treviso è giustamente nota con lo slogan di “città d’acque”.

 

L’invidiabile patrimonio monumentale delle fontane di Treviso – benché oggi al margine della consapevolezza pubblica – rappresenta una vera e propria “conquista di civiltà”, non meno del genio idraulico che ha saputo governare e ben regolare le sinuose acque sorgive che l’attraversano e che destano, ancor oggi, tanto stupore nei visitatori.

Nasce così uno stimolante itinerario turistico (anche guidato, su prenotazione) con un percorso ricco di aneddoti, storie e leggende che hanno ammantato, per secoli, l’elemento più indispensabile alla vita della città. Il percorso include ovviamente le fontane più famose, come la ben nota fontana delle Tette, simbolo del potere dei Podestà e della Serenissima Repubblica di Venezia (e proprio per questo presa a fucilate dalle truppe napoleoniche) a quelle ormai pressoché dimenticate, come l’umile fontana lungo via della Roggia da cui sgorga, nondimeno, un’invidiabile acqua di falda...

 

Addentrandosi tra vicoli medievali e cagnani si vedranno con occhi nuovi le eleganti e suggestive fontane di san Leonardo e san Vito, ma anche quella cosiddetta dell'Imperatore, da cui sgorgava nell'Ottocento quella che era ritenuta la migliore acqua della città (oggi ridotta, purtroppo, a esile zampillo). Senza poi dimenticare la fontana dei Tre Visi, chiaro riferimento alle origini della città, o quella medievale di Borgo Cavour, legata al triste epilogo del guerriero Cangrande della Scala che, conquistata Treviso, vi morì dopo aver bevuto a questa fonte.

 

Un nuovo modo quindi per visitare e riscoprire l’intera città di Treviso, anche attraverso il ricco simbolismo che caratterizza questi preziosi manufatti: teste di draghi e di serpenti, leoni stilizzati, satiri e altre immagini esoteriche. Un'occasione unica per conoscere non solo la storia, le leggende e le bellezze artistiche della città ma anche, e soprattutto, l’acqua buona, controllata e “gratuita” offerta ancor oggi dalla maggior parte di queste fontane.

Un patrimonio pubblico assolutamente unico e da promuovere maggiormente: un vero e proprio esempio di “sostenibilità” ante litteram, benché snobbato dalle più ammiccanti politiche alla moda di smart city, e che non ha bisogno di alcuna inquinante bottiglia di plastica (per quanto “green”) o pubblicità ingannevole per soddisfare la nostra sete!

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